Gran finale dell’isola dei trader 2014 ed il futuro aperto alle nuove generazioni di surfisti!

E così eccoci giunti al gran finale della settimana all’isola dei trader. La lezione più interessante ed il pomeriggio più rilassante: tutto mare!
Stamattina sono riuscito a farcela per la meditazione: un buon inizio della giornata, che è proseguita poi in aula con il racconto di Davide ed Enrico di come è nata l’avventura di Surfing The Pips, e di come hanno usato gli strumenti della promozione on line a costo zero per far nascere e costruire quel progetto che oggi ha portato a compimento il secondo anno dell’isola dei trader! Infatti l’argomento della sessione in aula di oggi era “Other People’s Money“, ovvero la gestione del denaro altrui, principalmente mediante Hedge Fund ed altre forme di fondi di investimento. Per arrivare a questo obiettivo, Davide ci ha raccontato di come ha creato il blog e poi ha costruito una fan base di persone che sceglievano il suo approccio rispetto alle tante offerte del mercato. Tra questi, i più affezionati lo hanno seguito fino su di un’isola all’estero in mezzo al mediterraneo: ed eccoci qui.

Stamattina ultima sessione d’aula


Il dopo pranzo è invece proseguito all’insegna del relax completo ed abbiamo passato l’ultimo pomeriggio insieme in spiaggia. Inizialmente doveva essere una spiaggia famosa, di quelle che quando torni da Creta ti chiedono: “Sei stata/o a Phalasarna?” E tu ci devi andare perchè se rispondi no allora ti dicono: “Ma come, sei stata/o a Creta e non sei andata/o a Phalasarna?” E quindi per poter dire sì, e competere poi su chi è capace ad elencarne di più, di quei particolari che solo chi c’è stato può indicare a dimostrazione che c’è stato davvero, allora bisogna farsi ore di macchina e soffrire per trovare una spiaggia bella sì, ma qui tutte le spiagge sono belle! E noi ne avevamo già vista una stupenda e stava proprio qui vicino!

Ma lo sapete cosa vi diciamo noi che siamo stati a fare l’isola dei trader tra una meditazione ed un super-cibo? Che noi a Phalasarna oggi di andarci proprio non ci va! Se avevamo più giorni ci saremmo andati e l’avremmo messa nella lista delle cose fatte, ma visto che abbiamo un pomeriggio lo passiamo di nuovo a Loutraki (la spiaggia dove mi era caduta la GoPro in acqua)!

La spiaggia di Loutraki

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E così fu. Tutti quanti, corsisti e famiglie al seguito, con Massimo che ha fatto la navetta con il van, ci siamo trasferiti alla spiaggia di Loutraki. Lì ci siamo rilassati, abbiamo fatto il bagno, ed ho fatto un bel giro con maschera e boccaglio riprendendo i fondali con la mia GoPro, che è tornata nel luogo dove avevo rischiato di perderla. Per salutarlo insieme a me come ultimo bel ricordo, sulla superficie del mare e sott’acqua, dell’isola su cui abbiamo condiviso questa esperienza che il trading è stato alla fine una scusa per far realizzare.

Tutti al mare!


L’evento dell’isola si è definitivamente concluso così, su una spiaggia, accanto alla quale abbiamo trovato uno spazio sopraelevato su delle rocce, nel quale abbiamo improvvisato la location per la cerimonia della vestizione e della consegna dei diplomi ed erbe magiche! Che?! Erbe magiche…? Ma che state a dire? No, no… sono sempre i super cibi: sai ne hanno dato una piccola scorta ciascuno, per i momenti di emergenza in cui servono le super-energie! E’ stato un pensiero carino di donare, in una confezione apposita, un po’ di tutti i super-cibi provati ieri. Roba che non si trova così in giro!

Sì ma forse, proprio perchè un gruppo di persone che si apparta sulle rocce e si scambia scatolette di super-sostanze in forma di polveri o pillole desta sospetto nei greci comuni (che magiano sì super-porzioni di cibi, ma probabilmente non super-cibi)… mi sa che qualcuno ha chiamato la polizia!
Boh, qualcuno deve averla chiamata, perchè è venuta davvero la polizia in spiaggia, con due volanti! E gli agenti si sono messi a perlustrare in giro ed a toccare con mano e portare al naso vari saggi di dove si spostavano: staranno cercando mica i super-cibi scambiati per stupe-facenti?!
Boh, almeno sono arrivati quando la cerimonia era finita, ed i nostri corsisti stavano ognuno con la sua confezioncina di assaggi di super-cibi sotto il loro ombrellone. Oh e poi li controllassero pure, tanto quelle nostre sono tutte sostanze che fanno bene come la cicoria, tutto perfettamente legale… ehm, è così vero Davide? Vero Enrico, confermi?

Massimo, il nostro spacciatore di fiducia


Passato il momento CSI edizione Creta, tutti di nuovo a mollo e poi, dopo l’asciugatura definitiva alle ultime luci del tramonto, nuova spola col van del baldo Massimo ed una bella doccia calda. Poi tutti a cena, stavolta con la presenza tra noi anche di Davide ed Enrico, i quali sono stati omaggiati di un pensierino da parte nostra, affinchè si ricordino forse un pochino di noi!

La nostra cena prima della partenza dall’isola ed i regalini-ricordo per Davide ed Enrico


Concludo descrivendo la “vestizione“: vestizione di che? Mica siete un’altra setta! La setta dei surfisti, il culto dell’onda secolare!… No, no, la cosa carina è che la “vestizione” (chiamiamola così và, come c’è scritto sul programma), c’è stata davvero! Dopo aver Davide consegnato il diploma ad uno per uno dei partecipanti, Enrico ha solennemente apposto sulla testa di ognuno un paio di occhiali di bambù (con lenti polarizzate eh! Occhiali veri, mica gadget per giocarci). Pare che vanno tanto adesso… ma questi sul lato hanno apposta una scritta tutta particolare bruciata nel bambù: Surfing The Pips!

La cerimonia della vestizione degli occhiali di bambù

 

E con l’augurio che voi tutti che mi avete letto fin qui, possiate surfare verso nuove onde, concludo questo post con un abbraccio per voi che mi avete seguito in questi giorni. Un abbraccio come quello che, dopo il brindisi finale della cena, ci siamo scambiati tra noi partecipanti all’isola, augurandoci buon viaggio.

Domani è domenica e ci saranno le partenze. Dall’isola ognuno tornerà ai suoi lidi e serberà il ricordo di questi giorni separati da tutto ciò che era esterno, ed uniti tra di noi da tutto quello che invece è interno al nostro animo, che non esprimiamo di solito, ma qui abbiamo potuto condividerlo perchè abbiamo un progetto in comune.

Ciao amiche ed amici dell’isola, che l’onda che vi riporterà alla vostra vita vi accompagni leggera verso le cose più belle che il domani ha in serbo per voi! Domani partirete tutti, io mi diparto qui da voi! Avanti verso la prossima avventura sotto i cieli!

Fabio

Ecco le nostre foto di gruppo!

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P.S.

E mentre la nostra generazione lascia la riva, nuove generazioni di surfisti si affacciano in spiaggia per cavalcare le onde di domani…

Largo alle nuove generazioni di surfisti del futuro

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Il nostro video finale

Le super-schifezz… ehm, i super-cibi

Vabbè, che Davide ed Enrico siano due trader molto particolari lo sappiamo tutti. Quanto queste loro particolarità siano in sintonia con le nostre (ognuno di noi ha le sue), lo sa ognuno di noi. Tutti siamo interessati al trading, per un motivo od un altro, e perciò partiamo da questa base in comune. Ma quanti di noi siano più sensibili alla psicologia del trading, rispetto agli aspetti relativi alla meditazione ed allo yoga, o a quelli che coinvolgono il Qi Gong piuttosto che quelli che fanno riferimento all’immaginario dei surfers… beh lì ognuno guarda il mondo con gli occhi suoi, e ci vede qualcosa di diverso!

Quello che personalmente proprio non vedevo, era cosa fossero mai questi super-cibi e cosa c’entrassero col trading! Ecco un’altra trovata fricchettona che più che i pips, cavalca l’onda new age! Già il concetto di tutto ciò che è “super” va oltre il mio metro del giusto mezzo: a me piacciono tanto le cose normali, mangiarsi cibo sano e buono… ma perchè deve essere “super”! E poi non mi interessa superare il cibo normale, a me vanno bene le cose “normal“… Ebbene sì: io non sono per il massimo, ma per l’ottimo.

Insomma avete capito che, come penso anche a voi che mi leggete, mi interessa il trading. Che poi ci sia di mezzo la psicologia è una giusta verità, ed allora studiamo la psicologia del trading. Che poi ci siano di mezzo lo yoga ed il Qi Gong… Ok mettiamoci dentro anche quelli, che vabbè vabbè alla fine può pure starci… ma mo’ addirittura i super-cibi! Ma la vogliamo finire di inserire tutto lo scibile umano nella formazione del “buon trader”, e tirarci su le maniche e darci giù di “trading trading”?! Cioè: non trading e psicologia, trading e yoga, trading e cibi… ma proprio proprio “trading e trading“?!

La risposta degli organizzatori dell’isola dei trader, a quanto pare è: no. Ed eccoci quindi in partenza per un’altra località segreta, e lì giunti eccoci in cammino su di una montagna, per un lungo sentiero di gradini di roccia quasi distrutti, tanto che a tratti c’erano solo spuntoni di roccia dove “cercare” di camminare.

C’è da dire che la “sorpresità” delle mete da raggiungere, ed il fatto che sapevo che dopo saremmo passati in spiaggia, ha fatto sì che oggi andassi con le infradito. Visto che di solito sono in scarpe da ginnastica, ma qui sono tutti “trader da spiaggia”, stavolta mi sono detto: “mi metto le infradito anch’io, tanto non ci sarà molto da camminare!” Vi ricordate “le ultime parole famose” della Settimana Enigmistica? Ecco: non si è mai camminato così tanto per strade tanto impervie e dissestate.

Piano pianino sono comunque giunto anch’io. Dove? Alla fine siamo arrivati in un altro monastero, ma questa volta era scavato nella roccia. Devo dire molto suggestivo e assolutamente meritevole dello sforzo per raggiungerlo (certo avrei evitato le infradito a saperlo, ma se ho sofferto di più per arrivarci forse era per testimoniare che è valso tutto lo sforzo ed anche di più). Infatti quando poi siamo andati via il mio desiderio era quello di tornare a visitare quel posto magico, magari con più calma anche senza i super-cibi, e soprattutto di visitare la grotta che Davide ed Enrico mi hanno detto esserci in riva al mare, ma da raggiungere con un lungo ulteriore cammino, il quale porta ad almeno un giorno intero l’impegno per godere dell’intera località!

Invece la nostra giornata di oggi è iniziata con la meditazione e poi con una sorta di personal coaching che in realtà si è sviluppato di più lungo la falsariga di un test di valutazione delle conoscenze di ognuno. Ma vediamo se riesco a spiegarvelo con ordine. Innanzitutto stamattina, come tutte le mattina, ho messo la sveglia mezz’ora prima della meditazione, per poi mettere in atto la strategia di spostarla di quindici minuti (al fine di de-traumatizzare il risveglio), ed alzarmi quindi in tempo per scendere due piani d’albergo e recarmi puntuale in sala. Tuttavia qualcosa è successo tra quando è suonata la sveglia e quando, appena dopo averla sentita, sono sceso dal letto, in quanto sono stato vittima di un gap spazio-temporale per cui quell’attimo tra il chiudere la sveglia e scendere dal letto è durato più di un quarto d’ora. Insomma alla fine era troppo tardi per andare alla meditazione, e per oggi è andata così e posso solo dispiacermene. Mi sono alzato lo stesso e, dopo la colazione, sono andato in aula dove abbiamo trovato ad attenderci delle stampe con dei grafici.

Dunque il task di oggi era analizzare i grafici ognuno di noi in autonomia, e dopo, a turno, esporre la nostra analisi e commentarla insieme agli altri. Dico “noi” perchè c’ero anch’io, ma solo come… direi forse “uditore”, in quanto non avendo ancora studiato il metodo, osservavo i grafici così come avrei osservato qualsiasi altra rappresentazione simile (da un elettrocardiogramma ad un tracciato musicale), contemplandone la pura esteticità.
Comunque ho ascoltato i confronti con la supposizione che, un giorno, anche io capiro’. Forse.


Dopo pranzo invece c’è stata la partenza di cui vi raccontavo in incipit. Mi pare che eravamo giunti che, arrivati alla meta del monastero nella roccia, ne abbiamo ammirato il fascino ascetico. Il bello della grotta era che offriva sull’uscio della sua parte esposta verso il mare, uno spazio molto comodo per far sedere tutti noi, ed un’acustica perfetta per ascoltare Enrico, che ci ha istruito sulle dinamiche alimentari che scatenano i super-cibi.
A parte il scetticismo (che permane), Enrico ha addotto tante motivazioni tutte basate su studi che anche qualcuno tra i corsisti più addentro a queste cose ha dibattuto e spesso confermato.
Rincuorato dal fatto che c’è qualcuno che conferma cose a cui non ho dedicato il giusto tempo per capirle, ho ingerito anche io i super-cibi che erano stati portati per essere assaggiati, ed ho aspettato effetti super-miracolosi: dai super-poteri a, forse, solo un super-alito.


A parte gli scherzi, non so ancora i nomi delle sostanze super-proteiche o super-energetiche o super-nonsochecosa degli elementi che fanno sentire bene il nostro corpo, ma posso dire che non mi hanno fatto male. Oddio neanche siano state di chissà quale gusto, ma la mia mamma mi ha insegnato a dire che delle cose che si mangiano non si dice mai che fanno schifo: e quindi io non lo dirò!

Comunque devo concedere che se questi super-cibi un effetto benefico ce l’hanno, è che ci hanno fatto divertire. Anzi ho fatto pure questo video:

Finita la super-esperienza dei super-assaggi dei super-cibi, tutti super-energizzati siamo andati in spiaggia e via…. tuff! Tutti i acqua per un super-bagno… ma stavolta super-davvero! Insieme ad Enrico ci siamo spinti addirittura oltre ed abbiamo raggiunto un’isola super-lontana… ehm… vabbè sto esagerando, era vicina ma era un’isoletta molto bella che abbiamo esplorato e dalla quale abbiamo poi fatto i tuffi!


Tutti insieme a riva abbiamo goduto dello splendido clima caldo ma rinfrescato da un vento serale, e siamo poi tornati al nostro albergo.

Ecco le foto della giornata. Domani mattina lezione interessantissima su “Other People’s Money”, cioè gestione del denaro altrui, hedge funds e collocamento privato, pomeriggio al mare e fine della settimana dell’isola dei trader. A domani!

 

 

 

La dura vita del trader e lo yoga sulle tavole da surf: è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!

Come anticipato nel precedente post, oggi arriva la più originale delle sorprese… cosa sarà? Cosa può unire la meditazione di Davide, il Qi Gong di Enrico, il trading, le tavole da surf su cui si basa tutta la filosofia di Surfing The Pips, l’isola dei Traders e le spiagge di Chania a Creta?

Il paddle board yoga! Che cos’è? Neanche Davide ed Enrico lo sapevano, ma quando gliel’ho detto, gli si sono illuminati gli occhi!

Infatti è stata la prima cosa che ho visto appena atterrato sull’isola: ma davvero qui si fanno queste cose?

Così al primo incontro con Davide ed Enrico, quello dove si è andati subito sull’operatività e mi hanno comunicato il programma che poi ho redatto e stampato per la consegna ai corsisti, ho proposto la cosa e Davide ha subito tirato fuori il computer portatile dallo zaino e si è connesso al sito internet che avevo segnato, per vedere se esisteva veramente la possibilità di fare questa esperienza, che non si capiva quanto fosse reale

Ebbene sì, un sito web anche fatto bene ha confermato quello che solo così raccontato a parole sembrava una follia: fare yoga in mezzo al mare su di una tavola da surf, cullati dalle onde! Se neppure voi ci credete e volete verificare, trovate il link qui: www.paddleboardyoga.net

Quelli del paddle board yoga hanno fatto pure un bel video, che vi metto qui:

Scoperta questa chicca nascosta a due passi da noi, vicino Chania, si è deciso di cambiare il programma all’ultimo momento e programmare questa attività per la giornata di oggi.

Vi posso antipare che questo strano connubio tra surf e yoga non solo ha mantenuto appieno le sue promesse di cosa da provare nella vita, ed ha senz’altro superato ogni aspettativa.

Ma vi racconterò la giornata con ordine.

Oggi abbiamo iniziato con la meditazione, come tutte le mattine, e dopo la colazione abbiamo proseguito con una sessione in aula di trading con un conto reale.

Foto della sessione in aula con conto reale


Nel pomeriggio invece, siamo partiti per una location a sorpresa dove Enrico di avrebbe parlato della psicologia del trading, anche se poi quella che doveva essere una lezione, si è più trasformata in una conversazione tra i partecipanti all’isola dei trader, i quali hanno messo a confronto le loro personali idee riguardo a quale rapporto con il denaro sia più giusto e quale sia invece quello sbagliato. Come facilmente immaginabile, ognuno aveva le sue idee e la sua storia di formazione di tali idee, in base alla sua provenienza culturale ed ai suoi trascorsi di vita.

Tuttavia un fattore è emerso comune a tutti. L’associazione al denaro dell’idea di qualcosa di negativo o quantomeno “sporco”, e la colpevolizzazione di chi ambisce alla crescita finanziaria, proveniente dal retaggio culturale della nostra società.

Intanto questa discussione si è svolta nei giardini di un monastero ortodosso, che successivamente abbiamo visitato.

Giardini del monastero ortodosso


Ci siamo poi recati alla spiaggia di Loutraki, dove abbiamo praticato il paddle board yoga.

Allora per fare capire al meglio cosa sia il paddle board yoga, possiamo definirlo una variazione dello stand up paddle surfing (SUP), in combinazione con lo yoga, che ha avuto origine in India a Rishikesh. Viene considerato uno sport, ed è una sintesi dello hatha yoga e delle asanas del vinyasa yoga, insieme con il surfing. Coloro che lo praticano ne guadagnano in forza e flessibilità, attraverso lo sviluppo delle abilità necessarie a pantenere l’equilibrio durante le posizioni assunte su di una tavola da surf che ondeggia sull’acqua.

Gli organizzatori di questo centro sulla spiaggia di Loutraki sono dei giovani ingegneri di Atene, che hanno lasciato tutto per venire qui a Creta e dedicarsi alla vita da spiaggia! Stefano, che è il titolare, e Dimitri, che è un instruttore, mi hanno fatto una lezione di stand up paddling e poi siamo andati insieme a fare un giro nel golfo davanti alla spiaggia. Hanno ripetuto spesso di fare attenzione perchè c’era corrente che portava al largo, e hanno posto molta attenzione che fossi bene in grado di far ruotare la tavola per contrastare la corrente.

Tuttavia i problema inaspettato che si è verificato, non aveva niente a che fare con la corrente, ma con il fatto che, quando eravamo già abbastanza al largo, mi è caduta la telecamera GoPro in acqua! Era attaccata con una ventosa alla tavola, ma si è staccata ed è finita in acqua. Mi sono subito tuffato per cercare di prenderla quando ancora stava scendendo, e tenendo gli occhi aperti ne ho visto l’ombra e mi sono immerso in apnea all’inseguimento… Ma senza maschera, nè pinne o pesi, non potevo andare giù alla velocità della telecamera, e quindi sono dovuto risalire.

Ho chiesto subito la cortesia ai ragazzi dello stand up paddling, che tornassero a riva e mi portassero una maschera. Intanto ho preso un riferimento sulla costa, perchè la corrente mi spostava dal punto in cui era caduta la GoPro, quindi nuotavo per stare fermo allo steso punto.

Nel mentre aspettavo che tornasse Dimitri con la maschera. Quando è arrivato, insieme a Stefano e a due ragazzi che facevano snorkeling con la maschera e le pinne, uno di loro mi ha prestato la maschera e ho iniziato le ricerche: niente, non la trovavo. L’acqua era trasparente ma il fondale era profondo, oltre i dieci metri, e sotto era tutta sabbia senza riferimenti. Inoltre si era ormai fatta sera e c’era sempre meno luce. Mi stavo preoccupando seriamente che non l’avrei più trovata. Invece poi l’ho vista! E’ apparsa già quasi sommersa dalla sabbia, ma ormai l’avevo localizzata! Chiamati tutti sul punto, dopo qualche tentativo nella discesa in apena a quella profondità non banale, alla fine l’ho recuperata! Essendo subacquea fino a sessanta metri, era come l’avevo lasciata. Anzi, ha ripreso pure tutta la sua permanenza sul fondo, essendomi caduta accesa ed avendola ritrovata ancora accesa! Purtroppo non riuscirò a visionarne adesso le riprese effettuate per pubblicarn qualcuna perchè, anche oggi, sto scrivendo la notte. Infatti abbiamo finito tardissimo quando già era calato il sole, e poi siamo tornati in albergo ed abbiamo cenato.

Concludo comunue il resoconto dell’esperienza alla spiaggia di Loutraki raccontantovi che, contento di aver recuperato la perdita ed essere tornato in pareggio dopo un evento comunque emotivamente coinvolgente, perchè mi avrebbe contrariato molto perdere l’ultimo modello della GoPro appena comprato, sono potuto andare a fare anch’io paddle board yoga.

Più delle mille parole che potrei usare per esprimere cosa abbiamo fatto esattamente, valgono le immagini. Per questo posto qui una galleria con alcune foto che ho fatto.

Foto della spiaggia di Loutraki e del paddle board yoga


Infine, a sintesi degli antipodi della giornata: la visita al monastero ed il discorso sulla percezione “sporca” del denaro, e il paddle board yoga nella spiaggia incantevole che potete ammirare nelle foto; ho fatto un video che ho intitolato come questo post: La dura vita del trader e lo yoga sulle tavole da surf: è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!

Concludo con una serie di foto panoramiche dei posti bellissimi visti oggi. A domani!

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Le prime opinioni dei corsisti e le loro aspettative dall’isola dei trader. Le sessioni di tecnica di trading e di scoperta dei retroscena dei broker

Affrontati ieri aspetti  prodromici (ammazza quanto parlo difficile, poi c’è il rischio che mi prendete sul serio…) all’attività del trader, come l’importanza dell’equilibrio psicologico offerto da discipline come il Qi Gong che abbiamo praticato in spiaggia, e dall’applicazione delle tecniche di meditazione, oggi ci siamo tuffati in un altro mare: quello della tecnica del trading.

E non l’abbiamo fatto con il solito corsetto fatto dal “trainer” di turno, vestito da “bravo insegnante” del Forex (giacca, cravatta, gemelli ai polsi ed orologione da trader di successo), ma siamo partiti dal presupposto che tutti i presenti erano già trader ad un livello abbastanza avanzato (certo, tranne me come sapete), e quindi tutto il tempo è stato dedicato ad una sessione mattutina di domande e risposte nell’applicazione pratica riferita a casi reali!

La giornata è iniziata con una sessione di meditazione assistita da Davide. Vista la capacità di iniziativa dei corsisti dell’isola, pieni di energia positiva e proattività, Stefano ha organizzato alle 7.30 una sessione di Qi Gong, per mettere in pratica subito i principi esposti ieri.

Poi la colazione, che non deve essere mai fatta prima della meditazione. E quindi inizio alle domande e risposte su grafici veri con esempi reali.

Ecco alcune foto della classe di stamattina:

I corsisti di confrontano con casi reali


Al termine della sessione di tecnica di trading, tutti a pranzo. E dopo pranzo, ritrovo nella hall dell’albergo per partire alla volta della località segreta di oggi: un delizioso locale sull’unico lago dell’isola di Creta, che ci ha permesso di parlare in riservatezza pur stando all’aperto. Davvero un luogo ideale, dove ognuno ha sorseggiato la bevanda di propria scelta, mentre Enrico ha condiviso con noi la sua esperienza di lavoro nel mondo del brokerage, svelandoci i retroscena del mondo dei broker!

In partenza per la location segreta ed arrivo al lago


Per la serie “tutto quello che nessuno vi ha mai detto” di quello che vi combinano i broker che sono dall’altra parte del vostro monitor, quando cliccate sul vostro mouse per fare l’ordine. Una chiacchierata informale molto interessante che ha chiarito anche molti quesiti che ognuno di noi si fa, ma che nessuno ti dice perchè chi pubblica un video didattico su internet e lo fa gratis, qualcosa avrà da guadagnare, e quindi ti spiegherà le cose fino ad un punto in cui non gli conviene spiegartelo più. Quello è il punto dove c’è il conflitto di interessi tra te ed il broker, e la conoscenza di cosa c’è dopo quella fase di apprendimento, è ciò che fa la differenza tra il trader “da spennare” e quello consapevole.

Sessione sui retroscena del mondo dei broker

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Terminata la sessione sui broker, ho colto l’occasione della bella location per realizzare un video in cui ho chiesto ad un paio di corsisti cosa ne pensano dell’isola dei trader fino adesso. Ve li presento, sono Stefano (di cui già avete fatto conoscenza come istruttore di Qi Gong) ed Enzo (che è arrivato all’isola dopo una conoscenza già abbastanza avanzata delle tecniche di trading)… ecco cosa mi hanno detto:

Tra le tante iniziative dell’eclettico Stefano, mi ha raccontato che ce n’è una dedicata allo studio della cultura della salute, che per un trader “olistico” è fondamentale! Se volete saperne di più, il suo blog è pieno di approfondimenti interessanti sul tema! Lo trovate qui: www.culturasalute.it

Poi siamo tornati in albergo e domani ci aspetta una mattinata di vero trading dal vivo: e soprattutto con soldi veri!

Ritorno in albergo


Nel pomeriggio invece sorpresa! Le altre sorprese organizzate da Davide ed Enrico non le so, ma questa sì perchè l’ho suggerita al nostro incontro appena arrivato, avendo saputo della possiblità di fare questa attività a Chania, come prima cosa quando sono atterrato a Creta. Ero sicuro che ai surfisti dei pips sarebbe piaciuta, ed infatti Davide ed Enrico sono andati subito a prendere accordi per fare un rapido cambio di programma dell’ultimo momento, ed offrire ai corsisti questa esperienza unica che sono sicuro stupirà anche voi!

Volete sapere qual’è? Tornate domani e ne vedrete delle belle!

I viaggi avventurosi dei surfisti del trading verso le bianche spiagge di Elafonissi (ed un Pip Stop inaspettato!)

Oggi entriamo nel vivo dell’isola dei trader! Stamattina ci siamo incontrati dopo la colazione per partire verso la prima delle mete previste dal programma: la famosa perchè bellissima spiaggia di Elafonissi.

I corsisti e le loro famiglie si ritrovano nella hall dell’albergo e prendono il van


Dopo il ritrovo nella hall dell’albergo, siamo partiti con un ritardo sul programma dovuto al fatto che, oltre alla jeep ed al furgone previsti per il trasposto dei partecipanti, all’ultimo momento un corsista ha deciso di prendere a noleggio un’altra vettura per permettere di venire con noi anche ai famigliari ospiti dell’isola.

Infatti, come sa chi si era interessato all’evento, quest’anno era possibile portare con sè anche degli ospiti che, pur non partecipando alle lezioni perchè non corsisti, possono condividere il viaggio con la persona a loro cara che ha deciso di vivere l’esperienza dell’isola!

Il corsista in questione si chiama Gennaro, così cominciate a conoscere insieme a me alcuni dei partecipanti all’isola di quest’anno, e dal suo nome certo non serve che vi dica da quale città d’Italia viene! 🙂

Siccome dopo un po’ che si era inoltrato verso l’agenzia di noleggio vetture, ancora non tornava, abbiamo ipotizzato problemi di comunicazione con l’inglese e Davide mi ha chiesto di andare a verificare cosa fosse successo. Fatta qualche traversa più in là dalla strada dell’albergo, ho in effetti trovato Gennaro, abituato alla flemma partenopea, lamentarsi della lentezza delle impiegate greche! Ahahah, ma chi l’avrebbe detto che a Creta un napoletano si trovasse a lamentarsi della disorganizzazione greca! In effetti anche io ho provato a velocizzare un po’ le cose ma si sa, con un impiegato amministrativo puoi andarci d’accordo solo rispettando i tempi suoi.

Insieme a Gennaro torniamo con la macchine e finalmente si può partire

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Firmate quindi le carte ed assolte le formalità in tempi “greci”, con Gennaro siamo tornati in albergo e finalmente è potuta partire la carovana composta da una jeep, un van ed una macchina. Io ho viaggiato nella jeep, dalla quale ho potuto godere della vista del cielo!… E delle ustioni del sole!! Infatti, passato l’entusiasmo per le potenzialità foto-videografiche offerte dalla possibilità di fare riprese video da una jeep senza tettuccio, dopo aver “goduto” del sole infuocato di Creta (ed aver fatto le foto ed  i video che mi servivano), ho tirato su il tettuccio di tela e me lo sono chiuso sopra la testa: finalmente all’ombra!

Il van dell’isola dei trader in viaggio

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Eravamo tutti profondamente cosapevoli di quello che andavamo a fare ad Elafonissi. Qi Gong, come da programma. Viaggiaviamo quindi rilassati e sereni, verso la rilassatezza e la serenità. Ma gli autisti ed i passeggeri delle macchine greche che ci passavano vicino, ci facevano strani segni!… E ci siamo fermati a controllare i mezzi. Boh! Tutto a posto, perchè ci fanno strani segni? Non gli piace come guidiamo…, vogliono comunicare con noi…, ci salutano perchè seguono tutti il sito di Surfing The Pips e sono felici di averci visto di persona!?

Non lo sappiamo. E ripartiamo. Il viaggio continua, ma continua anche il gesticolare di chi ci passa accanto. Vista l’esponenziale crescita delle segnalazioni, potenzialmente correlata in modo direttamente proporzionale alla gravità della cosa che tentano di segnalarci, ci rifermiamo.

Anche perchè nel frattempo abbiamo cominciato ad addentrarci nelle strade sinuose di montagne dove gli scenari mozzafiato tolgono sì il respiro, ma aggiungono la necessità di tanta prudenza alla guida. Tuttavia non c’è da preoccuparsi: guida Massimo il van e Massimo di prudenza ve ne vende un tanto al chilo!

Quindi ci siamo fermati. Ed in effetti una ruota del van è ora visibilmente sgonfia. Anzi ad un esame più accurato è proprio lacerato il copertone, e va sostituito… Il viaggio rilassato verso la rilassatezza del Qi Gong si è trasformato in un viaggio “adventure” alla Marlboro Country!

Che culo! Due esperienze in una: l’isola dei trader ed il “viaggio avventura” come quando ero bambino e vedevo le jeep di “Jonathan Dimensione Avventura” addentrarsi nel Borneo!… Vabbè ho fantasticato troppo, c’è solo da cambiare una gomma ad un furgone! “Solo” da cambiare una gomma? Perchè non ci stavate voi! C’è voluto un lavoro di squadra degno del risultato dei migliori corsi di motivazione per venditori e promotori finanziari di Ennio Doris!

Che culo! Tre esperienze in una: l’isola  dei trader, il “viaggio avventura” ed il “team building” training “on the road”!

Vabbè, a parte gli scherzi, a far ripartire il van ha contribuito tutta la squadra (qualcuno e qualcuna certamente di più), ma vogliamo qui menzionare Stefano, che ha sapientemente applicato il principio della leva per sbloccare i bulloni della ruota che non volevano proprio venir via.

Il gruppo supera agevolmente il primo Pip Stop


Ma come, volevamo apprendere il saggio uso della leva nel trading, e stiamo apprezzando il valore del principio della leva applicando una barra di metallo più lunga ad un bullone che  non ne voleva sapere di muoversi, ed adesso lo vediamo girare nella direzione che vogliamo noi? Ma che c’entra?… “C’entra c’entra”, Davide non dice ma sa: come il maestro zen che non insegna con le parole ma con la metafora pratica: abbiamo fatto un cambio gomme… un Pip Stop! Ahahahah… perchè noi siamo surfisti dei Pip!

Siccome ho testimoniato che nel prendere a noleggio la jeep ed il furgone per gli spostamenti, ci abbiamo messo un certo impegno, ripropongo qui la mia testimonianza con un video, che ho girato quando siamo andati a ritirare i mezzi. A beneficio di chi non l’avesse visto, eccolo qui:

Ripartiti e rinvigoriti dal “benefit” dell’opportunità di aver rotto il ghiaccio tra una battuta, una risata ed un sano lavoro fisico di rimessa in marcia del furgone, siamo di nuovo alla volta della mitica spiaggia di Elafonissi. E stavolta desideriamo raggiungerla ancora di più, come ristoro dal sudore accumulato nella sosta di rimessa su strada del van.

Tuttavia approfittiamo di uno scenario mozzafiato che non possiamo non fermarci ad ammirare e fotografare, mentre Enrico si compra un miele buono ma proprio buono, che ve lo posso confermare perchè l’ho assaggiato anch’io!

Splendidi scenari da ammirare sulla via per Elafonissi

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Dopo tutta l’ulteriore strada che l’ambìta meta si merita, ecco scorgere all’orizzone il mare, che lambisce una lunga striscia di sabbia finissima di colore bianco con riflessi rosa. Siamo arrivati ad Elafonissi!

Troviamo parcheggio e ci incamminiamo oltre le dune, superate le quali appare ai nostri oggi un paesaggio onirico.

Arrivo alle spiagge di Elafonissi


Sistematesi le famiglie che hanno accompagnato come ospiti i corsisti, i quali hanno giustamente scelto di portare con sè l’altra metà del loro mondo, finalmente i surfisti del trading (animati da “sano egoismo”) si sono poi incamminati verso location meno frequentate dalle orde di vacanziari che i pullman turistici continuavano a sfornare caldi di sole!

E così cammina cammina, con Enrico alla testa che aveva fatto nei giorni scorsi “scouting” e sapeva dove andava, siamo giunti ad una caletta che aspettava di accogliere proprio noi, che l’abbiamo completata con le nostre presenze corporee disposte in cerchio, e l’abbiamo colorata con i disegni composti dalle nostre braccia che facevano Qi Gong, secondo le pennellate suggerite dalla tecnica artistica di Enrico.

I corsisti praticano il Qi Gong sulla spiaggia in riva al mare

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Anche in questo frangente Stefano ha mostrato uno dei tanti aspetti nei quali esprime la sua versatilità: stavolta ci ha dato prova della sua esperienza di istruttore Qi Gong. Come tale ha perciò coadiuvato Enrico ed abbiamo avuto due maestri di Qi Gong al prezzo di uno…: che culo! Two is meigl che uan! Oggi ci sta andando proprio di lusso! 🙂

Il Qi Gong “si riferisce a una serie di pratiche e di esercizi collegati alla medicina tradizionale cinese e in parte alle arti marziali che prevedono la meditazione, la concentrazione mentale, il controllo della respirazione e particolari movimenti di esercizio fisico. Il qi gong si pratica generalmente per il mantenimento della buona salute e del benessere sia fisici sia psicologici, tramite la cura e l’accrescimento della propria energia interna (il Qi)”.

Ammazza come l’ho detto bene! No, non è che non ho ascoltato Enrico, è che ho fatto prima a copiarlo da Wikipedia… tanto volevo dire quello. Oh e poi lo sapete che ore sono! Sempre qua la notte a scrivere post e devo ancora scaricare le foto ed i video… no stanotte non monto e non pubblico nessun video, stavolta proprio non ce la faccio fisicamente visto che per la stanchezza ho difficoltà a rileggere quello che scrivo. Però appena finisco la bozza di questo articolo scarico le foto e ne pubblico tante, e vabbè poi metto anche le virgolette alla definizione di Qi Gong, così rispetto le regole di attribuzione di Wikipedia (sì sì voi il post lo state leggendo dopo che ho già messo le foto e le virgolette… ma io adesso lo sto ancora scrivendo).

Ok chiarito cos’è il Qi Gong per quelli che non sono venuti all’isola dei trader (Aho peggio per voi! E la prossima volta ve lo cercate da soli su Wikipedia! 🙂 ), siamo stati invitato a scoprire questa nobile arte (in realtà l’avevo già praticata un po’ ai tempi del liceo, ma la passione con cui la descrivevano Enrico e Stefano me l’ha fatta riscoprire).

Dopo aver fermato nella mente l’importanza di “non opporsi ai mercati” e di “non sforzarsi”, ma al contrario di “lasciar fluire la forza dei mercati, per utilizzarla a nostro favore senza volerla contrastare”, ci siamo tuffati in acqua e fatto un bel bagno. Vista l’acqua cristallina mi sono pure buttato con la maschera ed il boccaglio (oggi siccome fa figo dire tutto in inglese, avrei dovuto dice “ho fatto snorkeling”)!

Poi free time in spiaggia (tanto per continuare ad usare anglicismi), con orario fissato per tutti per coordinare il ritorno. C’è chi è andato a poltrire in sdraio, chi a fare comunella parlando dei temi comuni più interessanti, e chi è partito in esplorazione per lidi lontani (a me piace vedere cosa c’è oltre quella roccia e scoprire la prossima spiaggia fantastica!)

Ultime chiacchiere sotto l’ombrellone e poi ritorno alla base per tutti! Doccia e ritrovo puntuali alla lezione di Davide sull’introduzione alla meditazione.

Chi conosce Davide sa che la meditazione è un tema a lui molto caro, e sebbene egli offra la possibilità di avvicinarsi alle tecniche di meditazione esclusivamente ai suoi corsisti dal vivo (non ne parla nei webinar nè tanto meno nei corsi on demand), richiede comunque loro che siano consapevoli della potenza di queste tecniche e che quindi ne facciano un buon uso. Per tali motivi, concordemente con la volontà di Davide, non ho fatto riprese video, nè documenterò con foto le esperienze meditative che faremo tutti i giorni, poichè sono quanto di più personale e riservato per l’individualità di ognuno di noi, e per tale motivo meritano di essere condivise solo con chi ha scelto di camminare lungo un simile cammino di consapevolezza e crescita.

Terminata l’introduzione alla meditazione, Davide ed Enrico ci hanno salutato ed il gruppo è andato a cena. Dopodichè qualcuno è andato a bere qualcosa insieme in centro… non io che ho scelto di cingermi dell’onore (onere?) di dedicarmi a raccontare a voi questi giorni sull’isola, e quindi sono qui a scrivere.

Come ieri, lascio qui di seguito al post una galleria di immagini degli scenari spettacolari regalatici dalle spiagge di Elafonissi. A domani con l’inizio delle lezioni che verteranno sulle tematiche di trading vero e proprio!


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L’albergo che temeva l’arrivo dei surfers, l'”habemus jeep” countdown ed il cocktail di benvenuto con i partecipanti al corso di trading

Come anticipato ieri, dopo aver pubblicato il post mi sono messo a realizzare i video che ho inserito in questo articolo.

Fedelmente al titolo di questo post, nel primo video vi troverete seduti sul divano accanto a Davide ed Enrico, che vi racconteranno come, quando hanno prenotato l’albergo per l’isola dei trader, abbiano creato il panico nel management che temeva il sopraggiungere di un gruppo di surfisti scalmanati! Gli addetti all’accoglimento erano particolarmente preoccupati per il numeroso bagaglio di tavole da surf, che non sapevano dove mettere!

Fortunatamete il “misunderstanding” si è risolto con una visita al sito web, come vi raccontano Davide ed Enrico in questo video:

Inoltre vi avevo anticipato ieri che ieri Davide ed Enrico mi hanno raccontato di come il 28 agosto scorso siano dovuti correre fuori casa dopo aver sentito la terra tremare per un terremoto (ed essendo Creta una isola minore, anche un maremoto o tsunami sono facili da evocare con l’immaginazione al primo tremore della terra!)

Ma sentiamo come l’hanno vissuta in questo video:

Delle attività svolte nella giornata di ieri, sono riuscito in tempi lampo a montare un piccolo video musicale dove potete vedere la nostra diligenza nel testare i potenti mezzi di trasporto che saranno a diposizione dei corsisti per spostarsi sull’isola.

Una jeep “open” ed un van che siamo andati a ritirare dalla società a noleggio e che Massimo ha personalizzato con il logo dell’isola dei trader!

La colonna sonora è “Countdown” degli Jupiter One: infatti oggi comincia davvero il countdown: arriveranno tutti i corsisti, e in serata ci sarà il cocktail di benvenuto.

Questa è la video pillola quotidiana dedicata all’inizio del countdown per l’isola dei traders! Come potete vedere adesso “habemus jeep”… “et furgoncinum” per il trasferimento dei corsisti nelle località a sorpresa!

Ecco il video, comincia il conto alla rovescia!

Poi davanti al gesto atletico di Davide che ha “attraversato” la jeep entrando da sopra, non ho potuto esimermi dal donare ai posteri la sua performance! Peccato che l’ho colto ad impresa già iniziata, ma si può apprezzarne l’agilità. 🙂 E poi  c’è pure il cane che ci scrutava mentre ci perdevamo per le stradine del centro vecchio di Chana…

Per scrivere il post al ritorno in tarda serata, mettere le foto e finire questi video così da poterli pubblicare in giornata, ho fatto l’alba anche stavolta. Confortato dal fatto che il programma con gli incontri mattutini comincerà domani, pensavo di recuperare il sonno la mattina. Invece Davide ed Enrico erano nella sala riunioni dell’albergo, dove si svolgerà il corso, e mi sono unito a loro per apportare le ultime modifiche al programma, e stamparlo per inserirlo nelle cartelle da consegnare ai corsisti al loro arrivo. Poi abbiamo visionato alcune delle slide e chiuso definitivamente la fase preparatoria!

Le foto del gruppo di lavoro di stamattina


Ma voi l’avete letto quell’articolo sul sito di Surfing The Pips, dove dicono che “un vero trader sa fare la linguaccia“?

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Seppur tramortito dalle notti senza sonno passate davanti al computer dall’inizio di questo progetto, e bramoso di buttarmi sul letto appena terminato l’incontro mattutino, quando entrato in camera ho visto il sole entrare dalla finestra, e mi sono ricordato che c’è vita su Creta!

Infatti dal mio balcone si vedeva un mercato pullulare di persone (che avevano riposato bene la notte ed erano piene di energie!)

Realizzando che da quando sono arrivato non sono uscito mai, mi sono detto che una passeggiata tra le stradine del centro vecchio sarebbe valsa bene altro sonno perduto! Eppoi sarei stato poco (sì sì… come se ci credevo!)

Infatti, altro che poco! …Altro che due passi al mercatino sotto al balcone… Tra una stradina ed un’altra, sono arrivato al mare! E da lì portarmi via era impossibile! Sono rimasto fino alle 14, ora in cui dovevo incontrarmi con Massimo. Ho fatto molte foto di cui alcune le accluderò alla fine di questo post come una cosa in più, tanto per chi fosse curioso!

Invece concludo il post raccontandovi dell’arrivo dei corsisti, che sono giunti nell’arco del pomeriggio, e con i quali ho cenato stasera. Sarà che Davide ed Enrico, con il loro approccio tutto particolare, fanno in modo che le persone che vengono a questi eventi si selezionino da sole; tant’è che ho trovato tutte persone dalle quali, nonostante la discrezione e la riservatezza della prima volta che si fa conversazione a tavola, traspare che abbiano qualcosa di più e di diverso: un’esigenza di fondo di dare spazio ad una ricerca che va oltre la tecnica per fare i soldi. Sarà ricerca di felicità o di uno “stare bene” con se stessi e con il proprio mondo che li circonda… ma ognuno aveva un qualcosa da trasmettere ed una storia da raccontare, che forse avrò la fortuna e l’onore di ascoltare nei prossimi giorni.

Innanzitutto, cominciamo col far vedere a Davide ed Enrico i nostri super-cibi greci!

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Nel dopocena corsisti continuano a raccontarsi dopo essersi conosciuti a cena


Dopo cena sono arrivati anche Davide ed Enrico che hanno fatto una breve introduzione sulla settimana che ci aspetta, a cui è seguito il cocktail di benvenuto. Per adesso posto alcune foto della serata. Un video davvero non riesco a farlo stanotte, anche perchè domattina si inizierà la giornata alle 7 e vorrei essere “lucido”! Ma nel fare il video della giornata di domani, mi sono proposto di realizzare anche quello del cocktail.

Così dovrei tornare a regime, e riuscire a pubblicare in serata il video del giorno stesso, nel contempo ritrovando il giusto tempo da dedicare giornalmente a Morfeo. Intanto vado a trovarlo adesso… noi ci leggiamo domani?

Le foto dell’introduzione alla settimana che ci aspetta

Il cocktail di benvenuto sul terrazzo dell’albergo

 

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P.S.

Il post di oggi finisce qui. Tuttavia, per chi vuole, pubblico qui sotto una galleria di immagini che ho fotografato oggi quando, per la prima volta da quando sono arrivato, ho fatto due passi a piedi per il centro della cittadina di Chania. Ecco quello che ho visto, posti bellissimi che ho voluto condividere su questo blog. A domani!

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Primo incontro con Davide ed Enrico, e primo video con Massimo il “facilitator”

Eccoci al secondo giorno nell’isola, che è arrivato trascinato dal primo, senza quella soluzione di continuità che di solito è segnata dal sonno notturno.

Infatti ieri sera, dopo aver pubblicato il post con il testo e le foto del viaggio fino all’isola di Creta, mi sono messo a scrivere su qualche forum per far sapere di questa mia piccola avventura ed avere consigli e suggerimenti dai partecipanti ai forum di settore.

Se vi interessa partecipare alle discussioni, potete trovare i threads che ho aperto ai seguenti link:

Poi mi sono messo a visionare i video che avevo girato, ed ho provato a fare qualche montaggio anche se era già notte fonda quando ho iniziato. Per il brutto vizio che ho di finire le cose che comincio, sono andato avanti fino alle 5.30 di mattina! In realtà in questo mi ha fregato l’orologio del mio computer, che era ancora settato sull’ora italiana. Quindi pensavo di aver fatto “tardi” fino alle 4.30 di mattina, ma in realtà in Grecia erano le 5.30!

Me lo sono permesso anche perchè l’evento dell’isola comincia domani ed oggi potevo alzarmi un po’ più tardi, avendo in programma di incontrare Davide ed Enrico dopo pranzo, ed eventualmente dare anche una mano per gli ultimissimi aspetti organizzativi di questi ultimi frenetici giorni.

Come prima cosa ho fatto un test per la video pillola che proverò a pubblicare ogni giorno. Siccome ancora l’evento non è cominciato e non ci sono cose particolari da farvi vedere, ho deciso di proporvi un minuto e mezzo per conoscere anche voi il grande Massimo, simpaticissimo “facilitator” dell’isola!

Vi presento Massimo!

Poi, visto che avevo girato molto materiale sul volo aereo e sul viaggio in pullman, ho fatto tre ulteriori video: uno con il decollo, uno con l’atterraggio, ed infine uno relativo al trasferimento in pullman da Herakliòn a Chania. Lì ho fatti più per documentare il viaggio che per altro, così per farmi dei video ricordo un po’ lunghetti che avrei tenuto per me. Poi ho pensato però che, se a qualcuno può interessare vederne qualche secondo, li avrei comunque potuto mettere online, così da condividerli con chi fosse curioso di sapere come è andato il viaggio.

Per i prossimi giorni cercherò di fare una video pillola al giorno come da programma. Tuttavia, siccome probabilmente avrò molto materiale girato, se ne avrò il tempo e la resistenza fisica, cercherò di montare anche altri “documenti” delle cose che ho visto. Per evitare di tirare fino a mattina davanti al monitor tutte le notti, sacrificherò la qualità in favore della condivisione di un’esperienza, per permettere a chi fosse interessato di vedere il più possibile delle cose che ho visto.

Allora per questo metto qui anche i video del decollo, dell’atterraggio e del trasferimento in pullman, che sono questi:

Come da titolo, oggi ho incontrato per la prima volta Davide ed Enrico. Ci siamo dati appuntamento dopo pranzo per prendere un caffè durante il quale abbiamo parlato degli aspetti operativi dell’evento, per i quali ho dato la mia disponibilità a dare una mano per quanto possibile.

Insieme con Massimo abbiamo fatto il punto dell’organizzazione e curato la definizione degli ultimi dettagli. Su indicazione di Enrico che si era appuntato  gli orari, scriverò poi il programma che domani andrà stampato e distribuito ai partecipanti.

Davide, Enrico e Massimo definiscono gli ultimi preparativi


Ieri Davide ed Enrico hanno finito di girare per l’isola per individuare le location migliori dove svolgere le lezioni. Nel consegnarci il programma definitivo, ci hanno raccontato quanto fossero suggestive le spiagge che hanno individuato, perfette per fare qi gong, meditazione e yoga.

Poi siamo andati alla sala dell’albergo dove si terranno le lezioni, per le ultime verifiche dei collegamenti tra il notebook e lo schermo dove proiettare i contenuti.

Si è infine parlato del più e del meno, e di come solo il 28 agosto scorso Davide ed Enrico siano corsi fuori casa dopo aver sentito la terra tremare per un terremoto (ed essendo Creta una isola minore, anche un maremoto o tsunami sono facili da evocare con l’immaginazione al primo tremore della terra!)

Poi siamo usciti ed abbiamo preso la macchina, una jeep aperta con la quale siamo andati all’aeroporto di Chania a prendere il van che sarà usato per trasportare i corsisti durante gli spostamenti sull’isola.

Il ritiro del van ed il ritorno all’albergo


Ritirato il van, e passati all’ufficio del noleggio per definire gli aspetti formali, abbiamo salutato Davide ed Enrico e con Massimo siamo rientrati in albergo.

Ma non potevo non fotografare questo cane che ci scrutava dal suo balconcino:


Tornato in camera ed ho iniziato a scrivere la prima parte di quest’articolo.

Poi Massimo è andato a cena fuori con suoi amici che casualmente si trovano a fare le vacanze a Creta proprio in questi giorni, mentre io ho mangiato in albergo.

Dopo cena ci siamo incontrati con Davide ed Enrico per una birra in centro ed abbiamo fatto quattro chiacchiere rilassate ma di grande interesse per i temi trattati, dal trading al brokerage alle nostre birre preferite!

Adesso eccomi di nuovo davanti al computer, ho finalmente finito questo post (sempre ad orari della notte che non vi dirò più), scelto le foto e pubblicati i video che avete visto qui inseriti.

Intanto domani comincia ufficialmente l’isola dei trader! Durante tutto il giorno arriveranno i corsisti e la sera ci sarà il cocktail di benvenuto!

A domani allora!

In volo per la Grecia ed arrivo a Creta: l’Isola dei Trader 2014

Come ho iniziato a raccontarvi ieri, questo viaggio all’evento dell’”Isola dei Trader” si è concretizzato in tempi lampo. Tanto che oggi già vi scrivo dalla Grecia! Ma andiamo con ordine.

Dopo aver finito di fare la valigia, con una notte di sonno perso mi sono avviato verso l’aeroporto alle 5 di mattina, ho fatto il check-in alle 6, e l’imbarco alle 7. Dal buio di quando sono uscito di casa, alle prime luci dell’alba di quando sono arrivato all’aeroporto, alla mattina luminosa di quando ero in volo, ero già in viaggio verso l’isola di Creta. O meglio, quella che per la prossima settimana, ai fini di questo racconto, sarà l’”Isola dei Trader” (se volete sapere di cosa si tratta trovate il link al sito ufficiale qui: http://isoladeitrader.com)

In aeroporto per la partenza alle prime luci dell’alba


In volo verso la Grecia ed atterraggio all’isola di Creta


Avendo fatto il biglietto all’ultimo momento, la soluzione migliore che ho trovato è stata con arrivo all’aeroporto di Herakliòn, e non a quello di Chania, dove invece si svolge l’evento dell’isola.

Arrivo all’aeroporto di Herakliòn


Questo ha significato un viaggio in bus dall’aeroporto fino alla stazione dei pullman, ed un ulteriore viaggio in pullman di tre ore da Herakliòn a Chania.

Anche se le strade di Creta non sono le più recenti e scorrevoli, ed anche se il pullman era pieno, ho comunque trovato il piacere di ammirare il mare che si infrangeva sulle scogliere dell’isola, in quando gran parte del viaggio è stato fatto su strade sinuose a ridosso della costa.

L’arrivo a Chania è stato nel pomeriggio, alla stazione dei pullman di Chania, dove ho atteso che mi venisse a prendere Massimo, un collaboratore di Davide ed Enrico che si occuperà degli aspetti organizzativi ed operativi.

Trasferimento da Herakliòn a Chania


Viste le distanze prossime all’albergo, ci siamo avviati a piedi verso l’hotel, dove mi sono sistemato in stanza con Massimo. Abbiamo avuto modo di conoscerci e di impegnarci insieme nel riuscire a stabilire le connessioni alla rete di smartphone e computer, in modo da poter essere connesso a loro, ma soprattutto a voi che avete deciso di dedicare un po’ del vostro tempo a leggermi.

Infatti adesso sono in camera di albergo a scrivere questo breve aggiornamento del viaggio. Con Massimo ho ascoltato dei messaggi che Davide aveva lasciato per me su WhatsApp, e più tardi dovrei incontrare per la prima volta anche Davide ed Enrico.

A più tardi allora!

Vista dalla camera dell’albergo

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Massimo mi aiuta a connettere alla rete i dispositivi mobili ed il computer

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PS

Aggiornamento – Davide mi ha comunicato che sono cotti per i preparativi per l’evento e non ce la faremo a incontrarci stasera, il nostro incontro è quindi rimandato a domani!

Anche questo blog continua domani, intanto è notte è sto ancora lavorando alla creazione di questo diario sui social network, visti i tempi ristretti e i continui cambiamenti, spero di recuperare un po’ di sonno stanotte!

Inizio del percorso di un trader: domani parto per l'”Isola dei Trader” 2014

Questa estate, mentre facevo scuba diving, ho conosciuto un ragazzo inglese che mi ha proposto di fare il broker a Londra. Ne abbiamo cominciato a parlare sul gommone mentre andavamo al sito di immersione.

La cosa mi è interessata molto, ed appena tornato mi sono subito messo a studiare per capire come avrei potuto inserirmi nel mondo della finanza.

Così ho scoperto che, più che il broker, mi sarebbe piaciuto fare il trader.

Ma certo non ci si improvvisa trader, e quindi ho iniziato subito a studiare per saperne di più.

La strada più immediata per muovere i primi passi è senz’altro il trading online, e così ho cercato di capire meglio su internet di cosa si trattasse.

Con disgusto ho dovuto confrontarmi con quanto di peggio possa offrire la rete in termini di pubblicità ingannevole, fatta di messaggi troppo spesso sfacciatamente e spudoratamente truffaldini.
Un girone dantesco dove sono rappresentati tutti i peggiori demoni che abitano l’animo umano.

Tra una iperbole pubblicitaria ed una falsità esclatante, ho cercato chi facesse informazione più seria, e chi proponesse un approccio non troppo ridicolmente esaltante.

Tra le varie offerte di “formazione” al trading online, mi sono rivolto prima di tutto al più evoluto e variegato mondo in lingua anglosassone, con offerte formative di tutti i tipi e per tutte le tasche. Un caos da perderci la testa! “Information overloading” si dice oggi. Poi ho sbriciato anche tra i nostri guru più casarecci, con siti più artigianali e volumi giustamente minori a causa del mercato più ristretto a cui si rivolgono.

Il minimo denominatore comune era però che, a denominatore, avevano tutti il gatto e la volpe di Pinocchio, e non sapevo mai fino a che punto ero consapevole (perchè certo consapevole lo ero) di stare per essere fregato.

Come prima cosa ho capito ad esempio come chi fa i corsi cosiddetti “gratis” su internet, in realtà guadagna dal mandare i corsisti al proprio broker online di riferimento, il quale gli gira una parte dei guadagni fatti sui poveri spovveduti che vanno a fare trading con le poche, e volutamente non complete, nozioni imparate al corso “gratis”.

Ad esempio mi pare di avere inteso (e chi ne sa più di me mi corregga nei commenti se sbaglio), che i broker hanno un conflitto di interessi con i trader, poichè il trader vuole guadagnare il più possibile (il che non vuol dire eseguire più operazioni di trading possibile), mentre i broker guadagnano da quante operazioni fa il trader (a prescindere dal fatto che vinca o che perda). Quindi per il broker il trader deve “tradare” il più possibile!

Dico “mi pare di avere inteso” perchè nessuno che fa i corsi te lo dice: di solito ti danno un paio di nozioni di analisi tecnica e via, subito a “tradare” il più possibile!

A casa mia si dice che le cose gratis sono quelle che costano di più. E nel trading di sicuro si pagano caro, con la veloce estinzione del proprio conto.

Tra le varie forme di trading che ho considerato, non è potuta non presentarsi in tutto il suo fascino la negoziazione delle valute nei mercati del FOReign Exchange: il famosissimo, o meglio “famigerato” Forex!

Il mercato più grande e più liquido al mondo, un mostro spietato che sorridendo ti illude di poterti dare tutto senza limiti, e poi quasi sempre ti toglie invece tutto, con il limite di tutto quello che hai (sto appena cominciando a metabolizzare i concetti di “leva” e “margin call”, spero che li abbia citati appropriatamente; se no, come spero sempre, correggetemi nei commenti).

Affascinato dal rischio, ma senza ancora metterci uno dei miei pochi soldi tenuti da parte con tanta fatica, ho deciso di avventurarmi nello studio del Forex Trading.

Ho preso carta e penna, e mi sono messo a lezione davanti ai video su Youtube a prendere appunti.

Ho scelto i canali che offrivano maggiore completezza di argomenti e maggiore organizzazione nelle playlist, li ho messi in ordine, ed ho iniziato a sciropparmi i loro video uno ad uno.

Cercando di schivare la fastidiosa insistenza con cui ognuno continua ad ogni frase a proporre il proprio broker di riferimento, ho provato a cercare di capire un concetto alla volta.

Quando mi accingevo a finire il quinto guaderno di appunti, e terminato l’inchiosto della terza penna, ho iniziato a mettere in fila i webinar di un sito con un nome strano: “Surfing the Pips”, ed un approccio che nel mondo efficientistico dove sono stato formato viene si solito detto da “fancazzisti”!

Basta solo vedere il loro logo composto da due tavole da surf, con la coppia di valute dell’euro e del dollaro sui surf!
Ahahah! A me piacciono queste cose così lontane dai trader che mettono la camicia celeste con il colletto bianco che aveva Gordon Gekko nel mitico film “Wall Street” dei meravigliosi anni ’80 di quando ero bambino!
Ma Gordon Gekko non aveva consigliato a Bud Fox di studiarsi l'”Arte della Guerra” di Sun Tzu? E questi fanno surf?! Ahahah!

Così nei loro video mi sono imbattuto in un tipo che ti disarma per la sua semplicità ed affabilità, e nello stesso tempo ti insospettisce quando, abituato alle fregature, ti chiedi se, come si dice a Roma, “ci fa o ci è”?!

Cioè, farà finta o è davvero così? Perchè sarebbe troppo bello per essere vero, e ci hanno insegnato che quando le cose sembrano troppo belle per essere vere, beh allora vere non lo sono (questo chi lo diceva, Jordan Belfort? Boh mi pare che una volta l’ho letta attribuita a lui, ma posso assicurarvi che lo dicevano anche i miei nonni).

Tuttavia ho continuato a seguire i webinar di questo ragazzo che si chiama Davide, che racconta di come è stato licenziato dal normale e triste lavoro da ufficio come ce lo abbiamo tutti noi fessi che abbiamo studiato (quanto è facile immaginarlo chiuso in una macchina, un bus o un vagone di metro mentre andava in ufficio!? Quanti di voi/noi lo fanno ancora tutti i giorni?), di come ha “iniziato a leggere i grafici come un libro” ed “ascoltato la lingua del cambio euro/dollaro capendola perchè ci stava sempre insieme, così come capiva solo lui il fratellino più piccolo perchè ci giocava sempre insieme”, e di come è così giunto a scoprire dei pattern segreti, anzi delle “figure segrete” che hanno nomi strani come lo “squalo”, il “rinoceronte”, lo “scoiattolo” ed il “porcospino”… e subito mi è venuto in mente: “e il coccodrillo come fa?” Ah ah ah ah!

Ad un certo punto mi ricordo che ha raccontato anche di come ha comprato un tavolo che si è fatto spedire apposta, che è fatto in modo da permettergli di stare in piedi davanti al computer mentre fa trading, e tra un trade e l’altro balla!

Che altro? Adesso mi sono venute in mente queste cose, poi se me ne vengono altre ve le racconto. Comunque ce n’è abbastanza per decidere se continuare a studiare l’approccio classico previsto per i neofiti del Forex Trading, o continuare a cercare di capire se e cosa ha da trasmettere.

Infatti chi si trova davanti ad un personaggio così non continua ad ascoltarlo come si ascoltano tutti, tanto per sentire che dice. Al contrario ha davanti a sè un’opzione binaria: o “cambia canale” subito perchè pensa “ma chi è ‘sto fricchettone che parla di Yogananda, io avevo cliccato su un video di trading?!”, oppure sceglie di dedicare il tempo necessario a capire che c’ha in testa, perchè sì sembra un po’ fricchettone, ma quello che dice ha delle basi ed io voglio capire dove vuole andare a parare!”

Non serve dire l’ovvio: che ho scelto la seconda opzione e dato tempo e fiducia a questo trader che si autodefinisce “da spiaggia”!

Con una finestra aperta sul video, ed un’altra su wikipedia per cercare chi e cosa fossero i personaggi e le dottrine a cui facesse riferimento, mi sono quindi messo a prendere appunti così come avevo fatto nei video precedenti dove si parlava dei supporti e delle resistenze, ed altre basi elementari dell’analisi tecnica. Insomma l’ho preso seriamente!

Mi sono però accorto da subito che era quasi impossibile appuntarsi organicamente quello che diceva Davide ai webinar. Ciononostante ho continuato a provare a farlo ugualmente.

Aspettando che parlasse di cosa deve fare un trader davanti ad un grafico, mi sono ascoltato la storia della sua vita, i suoi “dieci modi per moltiplicare gli 80 euro di Renzi” (che personalmente non ho mai visto e di cui ho saputo solo dalle notizie), i suoi “dodici motivi per cui fare trading è il mestiere” non solo “più redditizio” ma pure più “ecosostenibile”!

Ahahah! Insomma chi ti mette di buon umore va premiato, ed io continuavo ad ascoltare questi webinar aspettando che si parlasse di come fare trading sui mercati Forex.

Uno dei video migliori devo dire che è stato quello intitolato “Quando è meglio non fare trading”!

Lì ho capito che stavo davanti a qualcosa di diverso. A questo uniamo che non promuovono un broker (o meglio ne promuovono uno “no profit”, dove sarà la fregatura stavolta?), e che pubblicano i grafici delle loro performance.

Qui la cosa si è fatta interessante.

Quello che dice Davide a proposito dell’importanza della psicologia e della meditazione sono tutte cose che condivido (ho fatto anch’io Yoga e mi appassionano le immersioni subacquee, per cui comprendo quanto la respirazione sia importante insieme alla giusta attitudine mentale). Ed anche quello che dice Enrico a proposito del Tai Chi e del Qi Gong sono verità che ho riscontrato quando facevo arti marziali. Ma come direbbe Di Pietro, tutto questo col Forex Trading “che c’azzecca”?!

“C’azzecca, c’azzecca”! Risponderemo in molti, che sappiamo l’importanza della psicologia e dell’attitudine mentale nel trading, come in tantissimi altri aspetti della vita dove ci si deve confrontare con le proprie paure ed i propri complessi repressi, spesso rimossi e mai superati.

Va bene, ma in concreto si guadagna o no? Perchè alla fine stiamo qui per fare trading, mica per fare “sviluppo e miglioramento personale” ed altre belle promesse per cui ci sono coach e corsi apposta, e sempre nuove tecniche con marchi registrati il cui marketing ci promette di darci a tutti l’autostima ed il massimo raggiungimento del nostro successo e l’amore universale…

Insomma come direbbero gli americani: “Show me the money”! (A roma: “Facce vedè li soldi”!)

Ecco la differenza sta tutta qui. Per la prima volta nei video di Surfing The Pips, c’è qualcuno che fa vedere cosa ha prodotto il sistema di trading che propongono. Dicono che hanno gli statement e non sono stati smentiti da nessuno: sarà vero? C’è una authority che verifica gli statement di profitto nel trading? Ancora non lo so, ma per ora mi fido e ci credo. Fanno vedere i grafici e spiegano pure quando hanno perso. Segnatamente c’è un video sui rendimenti del 2013 di un certo Mr. Geoff, che ho capito essere un australiano o neozelandese, che non ho capito se è quel neozelandese in Irlanda che ha contattato Davide grazie al suo blog per proporgli di gestire un hedge fund!

Gestire un hedge fund! Ma ci rendiamo conto? Il sogno segreto dei trader online in pantofole, che fanno trading di nascosto. Uscire allo scoperto al mondo solo una volta che si è vittoriosi! E la vittoria non è un buon trade andato bene (che i prossimi che vanno male potrebbero neutralizzare), ma l’affermazione sociale di poter dire alla moglie o alla mamma che c’è gente con tanti soldi che ha deciso di affidarli a te. Anche la moglie o la mamma potrebbe così capire che “sei bravo” (perchè se glielo dici tu non si fida, ma “se ti hanno dato tutti quei soldi”!). E se hai convinto la moglie o la mamma puoi convincere il mondo!

Insomma a quanto pare Davide adesso gestisce un hedge fund e sta in un Paese tax friendly, non si sa quale ma dalle parti dell’Europa del nord. E dice che ci è riuscito aprendo un blog (sia chiaro che non ho aperto questo mio blog oggi per questo!… mmmh vabbè ma perchè mettere limiti alla provvidenza, non si sa mai!)

Poi ci sono le storie di quelli che ce l’hanno fatta, gli altri (non solo Davide quindi?), e sono coloro che hanno appreso veramente il Forex system. Il primo di cui parla Davide avrebbe addirittura clonato il suo sistema e lo propone a Singapore. Anche lui è un neozelandese…: ma come mai tutti questi neozelandesi si sono interessati al suo sito? Boh un giorno se ne avrò la possibilità dovrò chiederglielo!

Siccome tra i tanti studi e pezzi di carta post-universitari in cui ho sprecato le mie energie, c’è anche un titolo da giornalista (che ho conseguito per la passione in un grande progetto e nell’ingenua illusione che, se accompagnato da grande impegno e sacrificio, potesse essere considerato qualcosa di più che un semplice mezzo per competere al fine di aggiudicarsi la prospettiva di un lavoro non retribuito), ho avuto un’idea.

L’intuizione è stata questa: “Perchè non vediamo com’è davvero da dentro? Tutti alla fine nascondono qualcosa, ma se andassi a stare con loro ed imparassi a fare quello che fanno loro? Posso raccontare cosa vedo con i miei occhi di chi sta apprendendo?”

“Che domande sceme! Innanzitutto che occasione hai per andare da loro? Che ruolo potresti avere per una eventuale collaborazione? E poi e soprattutto, non ti diranno di venire a raccontare quello che vedi, vorranno farlo loro, per parlare sempre bene di sè!”

Però ci ho pensato e mentre pensavo scrivevo, e alla fine ho scritto una email.

Innanzitutto l’occasione l’ho trovata: è l'”Isola dei Trader”. Non vi racconto cos’è, andatevela a vedere al sito www.isoladeitrader.com e fatevi un’idea di come si è svolta l’anno scorso.

Per quanto riguarda il fatto che non accetterebbero il blog di un narratore che partecipa all'”Isola dei Trader” e la racconta, lasciamo che siano loro appunto a non accettarlo… quindi io lo propongo!

Così quella email che ho scritto, dopo averci pensato una notte, l’ho inviata la mattina.

Più tardi in mattinata mi ha risposto Linda, la loro responsabile del Customer Care.

Più tardi nel pomeriggio mi ha telefonato Daniele, un loro collaboratore, per dirmi che Davide ed Enrico erano interessati a parlarmi su skype, ed abbiamo fissato un appuntamento.

Più tardi in serata ho parlato su skype con Davide ed Enrico, e appena chiusa la conversazione con loro ero già a cercare un biglietto aereo (costosissimo perchè l’evento era tra soli 3 giorni)!

Questo è successo infatti solo ieri, ed oggi sto preparando le valigie.

Vado all'”Isola dei Trader” organizzata da Davide ed Enrico e dallo staff di “Surfing The Pips”.

Ho così deciso di aprire questo “instant blog” per raccontare la mia esperienza all’isola.

C’è da dire che la formazione all’isola prevede che siano stati fatti il Modulo 0, il Modulo 1 ed il Modulo 2 della didattica di “Surfing The Pips”.
Io non ho fatto neanche il Modulo 0! Quindi sono rassegnato nella consapevolezza che guarderò senza capire nulla.

Ma mi voglio esporre a questa esperienza lo stesso, e forse capirò dopo, quando avrò fatto i moduli 0, 1 e 2.

L’avessi saputo prima mi sarei preparato, sarebbe stato perfetto. Ma se aspettiamo sempre il momento perfetto per fare le cose, possiamo passare tutta la vita a non fare niente. Quindi faccio quello che posso fare con quello che ho adesso, “hic et nunc”.

Non so come andrà a finire, ma ve lo racconterò.

Siccome nella vita ho fatto prima e soprattutto altro, e dalla strage di sogni di cui vedo essere cosparsi i campi di battaglia del Forex Trading, sospetto che potrei molto facilmente dover tornare a fare altro (per motivi che adesso confesso di non avere la cultura finanziaria di prevedere), spero che non me ne vogliate se per adesso mi firmo solo con il mio nome di battesimo: Fabio.

Chissà che poi mi debba trovar costretto a veder associato a vita il mio nome su google a questa follia fatta alla fine di un’estate “di tanto tempo fa, nel 2014” a Creta, perchè sono andato a scoprire le figure segrete dello “scoiattolo” e del “porcospino” di Davide ed Enrico!

Però intanto io ci vado ed anzi ci metto tutta la mia passione, l’impegno e la mia buona fede. Perchè se non si è aperti di cuore non si può apprendere nulla, e non si può accogliere niente nella vita se non si sceglie, consapevolmente e con un rischio calcolato, di fare quello che facciamo tutti quando ci godiamo un bel film: sospendere l’incredulità.

Voglio credere che questa sia la strada per entrare nel Forex Trading con un metodo giusto che può darmi da subito delle soddisfazioni, anche se piccole, ma scalabili. Poi voglio apprendere sempre di più ma prima devo cercare di non bruciarmi e di non associare al trading sofferenza, rabbia e frustrazione: sarebbe l’errore peggiore.

Per questo vado all’isola con i piedi di piombo, ma ci vado. E con quei piedi voglio camminare ed andare avanti, ed oggi faccio il primo passo scrivendo questo primo post.

Vi racconterò giorno per giorno quello che faccio, e cercherò di farvi vedere il più possibile quello che vedo con foto e se possibile con video.

Se vorrete seguirmi e sapere come va a finire, mi trovate qui:

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